INTRO-OLIVARE

Recupero e valorizzazione delle materie prime “seconde” della filiera olivo-oleica

Progetto per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare ed in quello forestale.

L’innovazione del progetto consiste nella messa a punto di un processo per il completo sfruttamento dei sottoprodotti dell’industria olearia per la produzione di sostanze naturali di pregio e di bio-energia. L’idea consiste nel frangere le olive con un processo a due fasi per ottenere olio extravergine di oliva di qualità, quindi di processare la sansa umida risultante con un sistema a tre fasi per rimuoverne i polifenoli in modo quantitativo.

Il progetto Olivare è basato sulla valorizzazione delle sanse e delle acque di vegetazione derivanti dal processo di trasformazione delle olive, mediante un trattamento innovativo intermedio che abbatte in modo quantitativo il potere inquinante e la fitotossicità dei sottoprodotti oleari. La trasformazione di questi reflui solidi e liquidi in prodotti utili rappresenta un’alternativa di grande interesse economico, agronomico ed ambientale. La metodologia seguita ha rispecchiato in tutte le fasi di lavorazione lo standard per valutare la qualità del prodotto finale iniziando dalla tracciabilità delle olive fino al processo attuato con i vari prototipi per garantire prodotti con caratteristiche e proprietà di valore.

 

OBIETTIVI OTTENUTI:

  • eliminazione definitiva della problematica ambientale dovuta agli scarti dell’industria olivo-oleica;
  • trattamento e concentrazione dei sottoprodotti mediante un processo dedicato;
  • defenolizzazione innovativa mediante un nuovo processo da noi brevettato;
  • riutilizzazione delle acque di vegetazione sottoforma di concentrati per la produzione di prodotti utili all’industria cosmetica, alimentare e farmaceutica;
  • impiego delle sanse anche queste defenolizzate  e stoccate con un apparecchio tubolare;
  • recupero dell’acqua utilizzata mediante un concentratore;
  • potenziale risparmio energetico imputabile sia alla produzione di energia termica derivante dall’utilizzazione del nocciolino, sia dalla produzione ultima di energia elettrica derivante dall’aggiunta della sansa defenolizzata all’insilato nella digestione anaerobica.

 

CONCLUSIONI:

In definitiva l’idea che ha dato origine a questo progetto si è dimostrata vincente in quanto ha permesso di introdurre molte innovazioni che fanno ben sperare nel futuro della filiera olivo-oleica. Si è trattato di sfruttare degli strumenti normalmente presenti nelle realtà frantoiane ma con un processo di lavorazione combinata (2 fasi + 3 fasi) si è sono ottenuti:

  • olio extravergine di oliva di qualità
  • sansa defenolizzata per l’utilizzo nei biodigestori
  • AVO arricchita in polifenoli da estrarre
  • Recupero del nocciolino per lo sfruttamento in energia termica
  • Recupero di acqua pulita per tutti gli usi del frantoio
  • Prodotto finito da utilizzarsi nell’industria cosmetica, alimentare e farmaceutica
  • Prodotto cosmetico a base di polifenoli

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